Spiva Us Scorecard e Active Passive Navigator: cosa sono?

Quando parliamo di Spiva Us Scorecard e Active Passive Navigator sai a cosa mi riferisco?

Te lo spiego in questo video!
Ciao, sono Simone, dal 2011 affianco persone, manager, professionisti e imprenditori come te che desiderano essere seguiti sia nelle principali scelte finanziarie strategiche aziendali sia nella pianificazione finanziaria personale. Ti seguo di persona e tramite video-call anche offrendoti dei programmi di consapevolezza finanziaria.

Sicuramente continuerai a sentire in tv, sui social in cui grandi guru della finanza, blogger, influencer, persone a caso dibattono, anche in modo piuttosto acceso, sul fatto che gli ETF sono meglio della gestione attiva in Fondi, perché non ci sono fondi che battono il mercato, sono più costosi, diffidate da chi vi propone i fondi e così via, dall’altra parte trovi i grandi gestori dei fondi che difendono il fatto che la ricerca dell’alfa non è un’illusione.

In una situazione di incertezza come quella tipica dei mercati azionari, dove tutti dico il contrario di tutto, dobbiamo partire da delle statistiche per cercare di fare una valutazione sulla bontà o meno degli strumenti attivi rispetto a quelli passivi.

Le statistiche che mettono in risalto questo dilemma tra gestione attiva o replica passiva di un Bechmark sono principalmente lo: Spiva Us Scorecard e Active Passive Navigator di Lixor AM.

Lo Spiva Us Scorecard analizza i fondi Americani Internazionali Globali e Paesi emergenti domiciliati in America, dall’altra parte vengono considerati i fondi domiciliati in Europa e relativi tutte le varie tipologie di aree geografiche mondiali.

Se lo Piva identifica la % di fondi che non ha sovraperformato il benchmark, l’Active Passive Navigator identifica la % di fondi che hanno fatto meglio del Benchmark di riferimento e questi sono i risultati che emergono da entrambe le tabelle statistiche sia nel campo azionario che nel campo dell’obbligazionario.

Ma vediamo cosa ci dicono queste statistiche:

  • gran parte dei fondi comuni non riesce a battere il Benchmark, con persistenza nel ml periodo, una replica passiva può dare nella gran parte della situazione risultati migliori che spendere più soldi rivolgendovi a dei fondi.
  • nelle situazioni di volatilità del mercato i gestori attivi possono aumentare o diminuire l’esposizione del portafoglio e fornire alfa di rendimento attraverso l’acquisto o la vendita delle attività rischiose o attraverso l’aumento o la riduzione del Beta del portafoglio.
  • i fondi che sovra-performano gli ETF non considerano i costi di gestione/correnti che a seconda delle classi posso essere veramente dolorosi.
  • le esposizioni caratterizzate da minori interventi da parte degli analisti vedono il prediligere della gestione attiva rispetto alla gestione passiva (tipo paesi emergenti e small-cap).

Di fronte a tutto ciò la ricerca della buona gestione attiva deve essere caratterizzata da selettività dei fondi e da qualità dei prodotti e per fare ciò occorre tempo e continua formazione, occorre considerare le varie classi e i costi e costruire un portafoglio che utilizzi in misura complementare sia Fondi che ETF.

Ovviamente rivolgersi a Istituti Bancari o reti che hanno a disposizione poche case di Fondi va a ridurti la possibilità di avere a disposizione fondi buoni e persistenti nel tempo, per poter far ciò in modo tranquillo occorre la presenza di un professionista che metta al primo piano i tuoi interessi rispetto ai suoi per poterti consentire il raggiungimento dei tuoi obiettivi finanziari.

Lascia un commento

quattro × 2 =