Successione in assenza di coniuge

In assenza di coniuge, qualora dovessi passare all’altro mondo, a chi va la mia eredità? Lascio fare alla legge o conviene fare testamento?

Ciao, sono Simone dal 2011, affianco persone manager professionisti e imprenditori come te che desiderano essere accompagnati nell’ottenimento di obiettivi di ricchezza, benessere, stabilità economica personale e aziendale. Posso essere fisicamente con te o tramite video-call anche offrendoti dei percorsi di educazione finanziaria.

Sicuramente, in uno degli scorsi video, ti ho già spiegato che il testamento, che può essere fatto in forme differenti è lo strumento, previsto dal nostro ordinamento, che ti consente in massima libertà di poter esprimere al meglio come destinare il tuo patrimonio. L’unico paletto da rispettare in un testamento sono le quote di legittima, ossia delle quote che spettano a determinati eredi, che vengono chiamati legittimari e che sono rispettivamente, il coniuge, i figli e gli ascendenti del coniuge.

E, purtroppo se non ci pensa la persona a disporre delle proprie sostanze con un testamento ci pensa la legge e si ricade nel caso della successione legittima.

In questo caso come si suddividerebbe la ricchezza della persona, qualora in assenza di coniuge:
Ci fosse un figlio, in questo caso in assenza di testamento, tutta l’eredità andrebbe al figlio, con un testamento la legittima da rispettare di eredita sarebbe del 50% al figlio e l’altro 50%, la cosiddetta quota disponibile, può essere liberamente disposta dal testatore come meglio preferisce.

Nel caso di 2 o più figli, senza testamento l’intera eredita verrebbe suddivisa fra i figli in parti uguali, con un testamento deve essere rispettata la legittima dei 2/3 di ricchezza divisi fra i figli in parti uguali, l’altro 1/3 è a libera disposizione del testatore che ad esempio può decidere di lasciare dei soldi a una terza persona, ad esempio alla nuova compagna, oppure premiare fra i figli quello più meritevole.

Senza figli fratelli e nipoti, ma con i genitori (cosi chiamati ascendenti), senza testamento la legge prevede che il patrimonio vada in mano agli ascendenti in parti uguali, con testamento la legittima da rispettare è 1/3 di ricchezza ai genitori in parti uguali, 2/3 possono essere liberamente disposti come meglio si crede.

Senza Figli ma con i genitori e i fratelli e i nipoti, senza testamento la legge divide tutto tra ascendenti e fratelli e nipoti (con gli ascendenti che si prendono almeno la metà dell’eredità), in caso di testamento deve essere rispettata solo la legittima dell’1/3 ai genitori, i fratelli sono esclusi perché non legittimari e gli altri 2/3 sono quota disponibile
Senza figli e ascendenti e solo fratelli/nipoti, la legge divide l’eredità tutta fra fratelli e nipoti altrimenti con il testamento non è prevista nessuna legittima e quindi l’intera eredita può essere disposta come meglio si crede.

Se ci sono solo altri parenti (zii, cugini…..), la legge devolve l’eredità per intero ai parenti di grado più basso (il grado più basso esclude quello più alto), ovviamente con il testamento tutta l’eredita può essere liberamente disposta senza alcuna legittima da rispettare. Qualora non ci siano parenti entro il 6° grado e non si sia fatto testamento tutta l’eredità va allo stato.

Sulla base di tutto ciò, le uniche persone che possono agire perché si ritengono lese della loro quota di legittima sono i legittimari stessi che possono fare un’azione, così chiamata azione di riduzione per vedersi riconosciuta la parte di legittima per intero.

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