Sono arrivato al centesimo video del mio canale dedicato alla consulenza finanziaria e in questo video vi rispondo perché ho lasciato la banca per diventare un libero professionista.
Ciao, sono Simone dal 2011, affianco persone manager professionisti e imprenditori come te che desiderano essere accompagnati nell’ottenimento di obiettivi di ricchezza, benessere, stabilità economica personale e aziendale. Posso essere fisicamente con te o tramite video-call anche offrendoti dei percorsi di educazione finanziaria.
Perché ho lasciato uno stipendio fisso e tranquillo che ogni 27 del mese ricevevo puntuale per costruire invece una mia attività imprenditoriale con tutti gli enormi rischi annessi e connessi di ogni attività imprenditoriale che si rispetti?
I motivi sono tanti e seguendomi in questo video che per me è veramente importante, te li spiegherò ma faccio un piccolo escursus.
Dopo anni di studio, dopo liceo scientifico, l’università con una laurea in economia e commercio, un master in consulenza finanziaria, ritenevo che il lavoro in banca fosse una naturale scelta. Ricordo ancora quando avevo ottenuto il contratto a tempo indeterminato a 25 anni, appena finiti gli studi. Ricordo la grande soddisfazione, i tanti sogni che stavo facendo e che pensavo di realizzare, i soldi che mi consentivano di soddisfare i bisogni anche molto frivoli.
L’entusiasmo era enorme, la voglia di mettermi in gioco tanta, le ore spese sul lavoro ricoprivano gran parte della mia giornata, l’obiettivo era apprendere dagli altri, rubare qualche piccola astuzia, qualche segreto, qualcosa che mi consentisse di allargare le mie conoscenze anche perché la scuola è importante ma non quanto l’esperienza che ti insegna il lavoro.
Nel giro di poco tempo ho fatto un percorso che dalla gavetta mi ha portato ai livelli di responsabilità nei principali ambiti commerciali di una banca, ossia nella gestione dei crediti concessi alle grandi imprese e nell’ambito degli investimenti alla clientela privata, in entrambi i casi seguendo solo i clienti più importanti.
Ma mi accorgevo che più aumentava la responsabilità più aumentava il malcontento:
- lavoravo tutti i giorni partendo alle 06:30 da Brescia, dove abitavo, per arrivare a Piacenza dove lavoravo, e tornare a casa, nella migliore delle ipotesi, attorno alle 19:00 se non più tardi. Trascorrevo un paio di ore con mia moglie per poi andare a letto. L’intera giornata era quindi dedicata al lavoro e al sonno, svagandomi solo nei fine settimana;
- c’erano obiettivi aziendali che mal si sposavano con il rapporto fiduciario che avevo instaurato con i miei clienti. Tali obiettivi non andavano d’accordo con il mio modo di lavorare, ma non ero io il padrone pertanto o mi adattavo o dovevo andare via;
- la mole di lavoro e responsabilità non erano controbilanciate da un’adeguata retribuzione. Con la carriera sarei riuscito ad aumentare il mio stipendio ma non di molto, sarebbero invece aumentate le responsabilità e non condividendo gli obiettivi aziendali sarei soltanto tornato a casa arrabbiato e non valorizzato.
Ma non è stato solo il malcontento a portarmi via dalla banca, ci sono stati anche altri fattori:
- come la banca o un’impresa persegue i propri interessi di profitto con le proprie logiche, la propria strategia aziendale, che può essere più o meno condivisibile anch’io volevo diventare padrone della mia azienda plasmarla come volevo io dedicare il tempo che decidevo io alle cose che ritenevo opportune nei tempi e nei modi che definivo adeguati e quindi diventare praticamente padrone del mio destino.
- mi piacciono le sfide, il cambiare attività per farla non più da dipendente ma da libero professionista è un modo per misurarmi da solo davanti a un mercato dove la concorrenza è molto elevata ma dove altrettanto i margini di profitto potenzialmente sono molto grandi.
- infine volevo rendere unica e più completa la mia attività da consulente con l’apertura di un canale YouTube che ormai ha raggiunto il primo anno di vita e mi sta dando un’enorme soddisfazione in quanto sta aiutando persone a diventare più consapevoli finanziariamente.