In uno dei video precedenti abbiamo parlato del testamento e ho detto che il testamento consente di destinare il patrimonio per intero, per quote, o attraverso lasciti determinati (legati) secondo la volontà del decuius. Ma che cos’è il legato?
Te lo spiego in questo video!
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Se stai vedendo questo video è perché vorresti saperne di più in merito alla figura del legato ed in cosa si differenzia dall’erede. Il legato è una disposizione testamentaria con la quale chi redige il testamento attribuisce ad un soggetto uno o più beni o diritti. Il beneficiario di un legato è detto legatario.
Esempio:
Io decido di legare a Caio una mia abitazione e le liquidità del conto corrente presso Banca X. Qualora il legato sia anche erede si chiama prelegato. Esso deve essere prelevato dal patrimonio relitto prima di procedere alla divisione ed è valido anche quando l’erede rinunci all’eredità o la sua istituzione si riveli nulla. Non partecipa alla comunione ereditaria; quello che residua se non diviso dal testatore, rimane in comunione tra gli eredi che provvederanno successivamente ad un atto di divisione.
Esempio di prelegato se Tizio lascia un patrimonio di 100 e nomina due eredi, Caio e Sempronio, lasciando a Caio un prelegato di 20 si deve innanzitutto prelevare il prelegato 20, da ciò il nome prelegato, posto che si preleva prima della divisione e si divide il residuo 80 tra i due eredi si avrà così la quota spettante a ciascun erede 40. In definitiva Caio avrà 60 (e cioè 20+40 e Sempronio avrà 40)
Ma quali sono le differenze più importanti tra legato ed erede?
La differenza più importante riguarda il regime di responsabilità del beneficiario rispetto ai debiti del defunto:
- L’erede risponde dei debiti ereditari anche oltre il valore dell’eredità fatto salvo il caso di accettazione con beneficio di inventario, il legatario invece non risponde dei debiti ereditari con il proprio patrimonio ed i creditori del de cuius potranno far valere le proprie ragioni solo nei limiti del valore del bene oggetto del legato.
- A differenza dell’eredità, il legato si acquista di diritto, senza bisogno di accettazione a far tempo dall’apertura della successione. L’acquisto del legato è totalmente indipendente dalle vicende dell’eredità esso rimane fermo anche in mancanza di accettazione da parte degli eredi istituiti se poi il legatario è anche erede, può indifferentemente rinunciare all’eredità e mantenere il legato o rinunciare al legato ed accettare l’eredità.
- Il legatario che non accetta il legato può rinunciarvi. La rinuncia è un atto unilaterale, non recettizio ed irrevocabile che non richiede forme particolari e può essere anche tacita. Essendo un atto di disposizione, sussistendone i presupposti, essa può essere soggetta all’azione revocatoria.
Se comporta la dismissione di diritti immobiliari la rinuncia è soggetta a forma scritta la rinuncia al legato è infatti rinuncia al diritto che ne è oggetto e quindi trova applicazione la regola che richiede la forma scritta per la rinuncia ai diritti immobiliari. - La cosa legata, con tutte le sue pertinenze, deve essere prestata al legatario nello stato in cui si trova al momento della morte del testatore. Esempio :se è stato legato un fondo, sono comprese anche le costruzioni fatte nel fondo, sia che esistessero già al tempo della confezione del testamento, sia che non esistessero.
Se il fondo legato è stato accresciuto con acquisti posteriori, questi sono dovuti al legatario, purché siano contigui al fondo e costituiscano con esso una unità economica.
I legati di cose di genere invece danno luogo ad un rapporto obbligatorio il legatario acquista sin dal momento dell’apertura della successione il diritto di credito ad una prestazione posta a carico dell’erede.
Queste sono alcune delle differenze che riguardano legato ed erede.